12.08.2024

SENTENZA DEL TRIBUNALE FEDERALE | La tariffa LAMal per le prestazioni Spitex si applica anche al di fuori del contesto delle case di cura e delle abitazioni private.

Secondo la decisione del Tribunale federale, le prestazioni Spitex devono essere rimborsate come prestazioni ambulatoriali ai sensi della LAMal anche in una residenza assistita per persone con disabilità. Il Tribunale federale stabilisce inoltre che le prestazioni di cura devono essere finanziate dalle assicurazioni malattie anche se una persona riceve un sostegno cantonale in funzione della propria disabilità. ARTISET e le associazioni di categoria INSOS e YOUVITA accolgono espressamente la sentenza del Tribunale federale.

Il Tribunale federale si è pronunciato sul seguente caso: in Basilea Campagna, una residenza assistita per adulti con disabilità gestisce il proprio Spitex, riconosciuto come organizzazione per le cure infermieristiche e assistenza a domicilio, per fornire prestazioni di cura ai propri residenti. L’assicurazione malattie voleva pagare solo la tariffa più bassa per le prestazioni fornite da una casa di cura e riteneva che le prestazioni Spitex in una residenza assistita per persone con disabilità non fossero da intendersi come «cure a domicilio».

La tariffa LAMal per le prestazioni ambulatoriali si applica anche a forme abitative come residenze assistite, case di riposo o alloggio con assistenza

Nella sua decisione, il Tribunale federale ha stabilito che «l’assistenza ambulatoriale è possibile nell’ambito di varie forme abitative, purché al di fuori di una casa di cura autorizzata. In altre parole, l’assistenza ambulatoriale può avvenire anche se la persona bisognosa di cure non risiede in locali privati (una casa o un appartamento), ma ad esempio in un istituto per persone con disabilità». (DTF 29.05.24, pag. 5).

Ciò significa che le prestazioni fornite da un’organizzazione Spitex approvata a persone bisognose di cure in una residenza assistita per persone con disabilità che non figura nell’elenco cantonale delle case di cura devono essere rimborsate in base alla tariffa per i fornitori di prestazioni ambulatoriali. La tariffa si applica anche se i residenti ricevono prestazioni di cura da un’organizzazione Spitex interna. Queste cosiddette «cure in-house», spesso offerte in strutture residenziali con assistenza alla vita quotidiana, case di riposo o residenze per anziani, sono classificate come cure infermieristiche ambulatoriali e sono soggette all’obbligo di rimborso, a condizione che siano fornite da un’organizzazione Spitex autorizzata.

I contributi cantonali sono sussidiari alle prestazioni delle assicurazioni sociali

Per quanto riguarda il rapporto tra i contributi degli aiuti cantonali ai disabili e i rimborsi delle assicurazioni malattie per le prestazioni di cura, il Tribunale federale rimanda alla legge cantonale sui disabili che disciplina l’esecuzione della LIPIn. La legge stabilisce esplicitamente che le prestazioni di aiuto ai disabili sono finanziate in via sussidiaria rispetto alle prestazioni delle assicurazioni sociali destinate a uno scopo specifico. Ciò significa che le prestazioni di cura devono essere finanziate dalle assicurazioni malattie anche se una persona con disabilità riceve prestazioni finanziate dal Cantone sulla base delle sue esigenze legate alla disabilità.

Il Tribunale federale stabilisce che l’assicurazione malattie deve coprire le prestazioni di cura offerte a una persona con disabilità, indipendentemente dal fatto che queste siano fornite in una residenza assistita che figura nell’elenco delle case di cura o da un’organizzazione Spitex riconosciuta. In caso contrario, alle persone con disabilità ospitate in residenze assistite si applicherebbe una prassi diversa rispetto a tutte le altre persone bisognose di cure. Ciò violerebbe il divieto di discriminazione sancito dalla Costituzione federale.

Una sentenza storica

ARTISET e le associazioni di categoria INSOS e YOUVITA accolgono espressamente la sentenza del Tribunale federale. La decisione del Tribunale federale offre ai fornitori di servizi per persone con disabilità bisognose di cure un’alternativa all’inclusione dell’intero istituto nell’elenco delle case di cura. In molti casi, ciò dovrebbe fornire una soluzione più appropriata e più semplice dal punto di vista amministrativo.

Decisione del Tribunale federale del 29 maggio 2024 (pubblicata solo in lingua tedesca)