POLITICHE PUBBLICHE | I care leaver necessitano urgentemente di sostegno
Per i giovani adulti che lasciano un istituto, gli ostacoli legati alla transizione verso una esistenza indipendente sono particolarmente elevati. Si presenta quindi l’urgente necessità di adeguamenti strutturali. Attraverso due interventi parlamentari, la consigliera nazionale Sarah Wyss chiede lo sviluppo di possibili modelli di sostegno adattato ad ogni individuo. YOUVITA e ARTISET accolgono con favore tali proposte.
La strada verso l’indipendenza è spesso accidentata
I giovani che vivono negli istituti sono generalmente obbligati a lasciarli al raggiungimento della maggiore età. Sotto molti aspetti, l’inizio della vita adulta rappresenta una grande sfida per i care leaver, che spesso ricevono un sostegno limitato da parte dei genitori nell’affrontare questo percorso. Inoltre, la loro sicurezza finanziaria fino alla conclusione della formazione iniziale si rivela spesso difficile da garantire e, non di rado, può essere raggiunta frequentemente solo attraverso il sostegno dell’assistenza sociale.
Creare un quadro di sostegno coerente
Le condizioni per un passaggio di successo verso la vita adulta dipendono in larga misura dal quadro legale di riferimento a livello comunale, cantonale e federale. Attraverso due interventi, la consigliera nazionale Sarah Wyss vuole quindi migliorare le opportunità iniziali dei care leavers e garantire pari opportunità ai giovani adulti e ai loro coetanei:
- Postulato «Finanziamento del fabbisogno vitale dei “care leaver” durante la formazione»
Con questo postulato, Sarah Wyss chiede che vengano sviluppati modelli per migliorare il finanziamento del fabbisogno vitale dei care leaver fino alla conclusione della formazione iniziale. Le buone pratiche esistenti a livello cantonale devono contribuire alla ricerca di soluzioni. - Mozione «Unificare a livello nazionale il collocamento di giovani maggiorenni in un istituto o presso una famiglia affidataria a seconda della necessità di sostegno e non del limite d’età»
L’obiettivo della mozione è garantire che il collocamento a livello nazionale di giovani maggiorenni in un istituto o presso una famiglia affidataria avvenga in base alle necessità di sostegno individuali e non in base a un limite di età fisso (la maggiore età).
YOUVITA, insieme ad ARTISET, sostiene gli obiettivi dei due interventi
La base giuridica e i possibili servizi di supporto variano notevolmente da un cantone all'altro. Non è garantita la parità di trattamento dei giovani interessati in tutta la Svizzera. La mappatura delle basi giuridiche del Centro di competenza Leaving Care - un'iniziativa di YOUVITA, tra gli altri - fornisce informazioni sulle rispettive basi giuridiche e sui servizi nei cantoni. Le raccomandazioni della CDOS e della COPMA sull'assistenza fuori casa indicano la direzione in cui il welfare per l'infanzia e la gioventù e quindi anche i servizi per i Care Leavers devono svilupparsi ulteriormente. Gli sforzi sono già in atto, ma è urgente un intervento politico.
Sebbene i cantoni siano i principali responsabili dell’assistenza ai bambini e ai giovani, YOUVITA e ARTISET ritengono opportuno sviluppare modelli e basi legali a livello federale sulla base delle soluzioni cantonali. L’obiettivo è utilizzare in modo realei e mirato i punti di forza del nostro sistema federale: le esperienze di successo devono essere applicate in modo capillare, a beneficio di tutti gli interessati.
Il Centro di competenza Leaving Care si impegna a garantire le pari opportunità per i care leavers.
Il Centro di competenza Leaving Care, attivo dal 2019, porta il tema dei Care Leavers al centro dell'attenzione sociale e socio-politica in tutta la Svizzera. L'obiettivo è mettere in comune le conoscenze e le esperienze esistenti e sostenere gli sforzi e le iniziative in tutta la Svizzera.
Allegati
- Postulato 21.4022 «Finanziamento del fabbisogno vitale dei “care leaver” durante la formazione»
- Mozione 22.3179 «Unificare a livello nazionale il collocamento di giovani maggiorenni in un istituto o presso una famiglia affidataria a seconda della necessità di sostegno e non del limite d’età»