PRESA DI POSIZIONE | Garantire la custodia di bambini complementare alla famiglia, sviluppare il sostegno alla prima infanzia
La Commissione della scienza, dell'educazione e della cultura del Consiglio nazionale (CSEC-N) vuole migliorare la custodia di bambini complementare alla famiglia ed il promovimento della prima infanzia. I genitori devono ricevere un sostegno finanziario durevole, i cantoni un sostegno mirato attraverso accordi di programma. Inoltre, la qualità dei servizi deve essere sviluppata. YOUVITA e ARTISET accolgono con favore il progetto preliminare della CSEC-N, ma richiedono dei miglioramenti.
La Commissione della scienza, dell’educazione e della cultura del Consiglio nazionale (CSSS-N) propone una nuova legge volta a migliorare la conciliabilità tra famiglia e lavoro o formazione e le pari opportunità per i bambini in età prescolastica. A tal fine, ha elaborato un progetto di legge, che sottopone alla procedura di consultazione. Il Consiglio federale sostiene il progetto della CSSS-N.
Il progetto preparato dalla CSEC-N persegue due obiettivi principali:
- In primo luogo, sostenere finanziariamente i genitori che fanno accudire i loro figli al di fuori della famiglia.
- In secondo luogo, la legge intende stabilire le condizioni atte a sviluppare la politica in materia di custodia di bambini complementare alla famiglia nonché il sostegno alla prima infanzia. Per farlo, la Commissione prevede che la Confederazione sostenga i Cantoni in questo campo politico mediante accordi di programma.
ARTISET e la sua associazione di categoria YOUVITA partecipano attivamente alla consultazione sostenendo i seguenti pareri:
- Fondamentalmente, YOUVITA e ARTISET salutano con favore l’orientamento e il contenuto della trasposizione prevista degli attuali aiuti federali per la custodia dei bambini complementare alla famiglia in una nuova (e definitiva) legge federale e l’appoggio ai Cantoni nella loro politica di sostegno precoce all’infanzia.
- Tutti i genitori i cui figli vengono custoditi al di fuori della famiglia dovrebbero ottenere un sostegno finanziario.
- La politica della custodia dei bambini complementare alla famiglia e del loro sostegno precoce va ulteriormente sviluppata.
- Va promosso lo sviluppo della qualità.
- Sono lodevoli anche gli obiettivi centrali della legge, vale a dire il miglioramento della conciliabilità di famiglia e lavoro / formazione e il rafforzamento delle pari opportunità di bambini e bambine.
- È giusto che nel progetto trovi applicazione il principio di sussidiarietà nella collaborazione tra Confederazione e Cantoni.
- Inoltre, YOUVITA e ARTISET considerano positivo che la Confederazione partecipi a livello finanziario a prescindere dalla situazione economica dei genitori e che tale partecipazione non sia collegata al fatto che i genitori abbiano un’attività lavorativa o un grado minimo di occupazione.
- La proposta della CSEC-N, secondo cui la custodia dei bambini complementare alla famiglia dovrebbe comprendere tutte le fasce d’età e non solo quella prescolare, è giusta.
- YOUVITA e ARTISET chiedono che il sostegno proposto venga esteso ai genitori con figli o figlie in situazione di disabilità. Chi ha esigenze particolari, infatti, dovrebbe poter godere di misure più ampie e mirate.
- Per colmare le lacune rilevate dalla CSEC-N ed eliminare gli approcci sbagliati, vanno previsti un’interoperatività e un coordinamento più stretti tra i soggetti coinvolti nonché requisiti chiari, da stabilire almeno a livello di ordinanza.
- Secondo YOUVITA e ARTISET, la CSEC-N stabilisce risorse troppo esigue, stimate in 310 milioni di franchi di importo di base, per il sostegno finanziario della custodia dei bambini complementare alla famiglia. YOUVITA e ARTISET propongono un aumento del contributo percentuale della Confederazione, ovvero un incremento unitario del 20 percento dei costi modello di una struttura istituzionale di custodia. Inoltre, il contributo della Confederazione dovrebbe essere oggetto di verifiche periodiche.
- Il progetto dà troppo poco peso allo sviluppo della qualità. Le esposizioni riguardanti questo aspetto centrale sono solo marginali. Secondo YOUVITA e ARTISET, inoltre, i relativi accordi programmatici tra Confederazione e Cantoni dovrebbero tener in debito conto le raccomandazioni della CDOS e della CDPE.
- Gli investimenti nella riduzione delle tariffe e quelli nello sviluppo della qualità dovrebbero muoversi di pari passo. Per YOUVITA e ARTISET, i 160 milioni di franchi di investimenti proposti dalla CSEC-N per gli accordi programmatici per un periodo di quattro anni sono troppo pochi. È opportuno aumentare tali risorse a 250 milioni di franchi all’anno.
- È inoltre importante assicurare che l’onere connesso alla misurazione della qualità a carico delle aziende interessate nonché degli specialisti e delle specialiste sul campo sia ragionevole e che i risultati delle rilevazioni vengano effettivamente analizzati e sfruttati per l’incremento della qualità.