17.06.2022

POLITICHE PUBBLICHE | Retrospettiva sessione estiva 2022

Nelle ultime tre settimane il Consiglio nazionale e quello degli Stati hanno discusso molti oggetti. Dedicate cinque minuti alla nostra rassegna delle ultime novità di Palazzo federale.

Negli anni scorsi l’aumento del preventivo dell’esercito è stato un tema controverso. Lo scoppio della guerra ha modificato radicalmente la situazione: già nel 2023 verranno stanziati 300 milioni in più. E la tendenza è in aumento. La carenza di personale qualificato nella lungodegenza e nell’assistenza a lungo termine deve aggravarsi ulteriormente prima che anche in questo settore vengano sbloccati i fondi necessari? La risposta la avremo nel terzo trimestre, quando inizierà il dibattito sull’attuazione dell’iniziativa sulle cure infermieristiche.

Per il momento il Parlamento ha tirato il freno sulle spese: il Consiglio nazionale si è pronunciato contro l’iniziativa, ma a favore del controprogetto indiretto. Anche per quanto riguarda la riduzione dei premi delle casse malati la Camera bassa si è espressa a favore della variante più «moderata» di due miliardi invece dei 4,5 richiesti dall’iniziativa. – In ogni caso un elemento positivo: il sì al «No vuol dire no». Il nuovo diritto penale in materia sessuale rafforza la posizione delle vittime. Con il modello del consenso presunto il Consiglio degli Stati ha fatto un passo avanti. Questo passo avrebbe tuttavia potuto essere più consistente. – Nel seguito alcune attività interessanti dal punto di vista di ARTISET. In breve.
 

22.3233 Mo Carobbio Guscetti «Garantire le misure previste dalla Convenzione di Istanbul anche per le persone con disabilità»
Occorrono programmi e progetti specifici per impedire e combattere la violenza domestica e sessualizzata contro le persone affette da disabilità e, in particolare, contro le donne disabili. Serve quindi un’attuazione ampia e coerente se si vuole che la Convenzione di Istanbul sia davvero efficace. Forse la chiara conclusione cui è giunto il Comitato delle Nazioni Unite dopo aver esaminato il primo rapporto sulla Svizzera riguardante l’attuazione della Convenzione ONU sui diritti delle persone con disabilità ha contribuito ad aumentare la consapevolezza. In ogni caso il Consiglio degli Stati ha accettato nettamente la mozione, che passa al Consiglio nazionale.


22.3246 Mo Graf «Istituire una base legale che disciplini le decisioni di triage per l’accesso a trattamenti di medicina intensiva badando in particolare a garantire che le persone con disabilità non siano discriminate»
Nell’autunno 21 gli animi sul triage sull’accesso alle terapie intensive si sono riscaldati. Grazie all’intervento delle organizzazioni dei disabili, l’Accademia svizzera delle scienze mediche (ASSM) ha migliorato la direttiva. Eppure le direttive dell’ASSM non possono sostituire una base giuridica legittimata democraticamente. Per decisioni di questa portata è necessaria una discussione su larga scala nel quadro di un processo democratico. Il Consiglio degli Stati non ha voluto ancora decidere e ha rinviato la mozione alla sua commissione della sanità pubblica per un esame preliminare.


21.067 Oggetto del Consiglio federale «Per premi più bassi – Freno ai costi nel settore sanitario (Iniziativa per un freno ai costi). Iniziativa popolare e controprogetto indiretto»
La Camera bassa vuole contenere l’aumento dei costi nel sistema sanitario e ha approvato il controprogetto indiretto all’Iniziativa per un freno ai costi. Il Consiglio nazionale ha deciso, seppur di poco, di non seguire la raccomandazione della commissione incaricata dell’esame preliminare di depennare gli obiettivi di costo di cui all’art. 54. Ora la proposta passa ora al Consiglio degli Stati. Gli effetti degli obiettivi di costo si vedranno nell’attuazione pratica: l’accuratezza e l’efficacia degli interventi statali potrebbero infatti dipendere in buona parte dalla misura in cui i fornitori di prestazioni riescono a far valere i propri interessi a livello cantonale. Sussiste il pericolo che non si risparmi laddove l’eccesso di offerta o l’inefficienza comportano costi elevati, ma laddove l’assertività degli attori è minore.


22.3370 Po CSSS-S «Lavoro di assistenza e cura. Estendere gli accrediti per compiti educativi e assistenziali»
Una richiesta dalla sessione delle donne 2021 per promuovere il lavoro di assistenza è stata recepita. Il Consiglio federale è chiamato a indicare in un rapporto come ampliare le condizioni che danno diritto agli accrediti per compiti educativi e assistenziali ed estendere la cerchia degli aventi diritto. - E dato che lo stomaco di alcuni membri del Consiglio di Stato sembra aver fortemente brontolato prima della pausa pranzo, il consigliere federale Berset ha impresso senza indugio al dibattito la giusta direzione: «Vista l’ora sarò breve dato che il Consiglio federale chiede di accettare questo postulato. Siamo disposti ad attuare quanto richiesto, vale a dire a verificare l’opportunità di ridurre i requisiti che danno diritto agli accrediti per compiti educativi e assistenziali e di estendere la cerchia degli aventi diritto». Il Consiglio degli Stati ha accettato il postulato senza obiezioni. Così vanno le cose.


20.069 Oggetto del Consiglio federale «Protezione dei minori nei settori dei film e dei videogiochi» 
Anche il Consiglio degli Stati vuole tutelare i minori nei settori del cinema e dei videogiochi. Ha aderito al Consiglio nazionale e ha sottolineato che i fornitori sono anche responsabili dello sviluppo di misure di protezione. Inoltre, il Consiglio degli Stati vuole che la competenza e la prevenzione dei media siano rafforzate per legge; ciò corrisponde all'auspicio del Consiglio nazionale. La decisione dimostra le priorità della piccola camera nel soppesare gli interessi della protezione dei minori con il timore di un sovraccarico burocratico. La nuova legge prevede regole uniformi a livello nazionale. A causa di piccoli dissensi tra i Consigli, la proposta torna al Consiglio nazionale.


22.3377 Mo CSSS-N «Utilizzare salari statistici corrispondenti all’invalidità nel calcolo del grado d’invalidità»

La mozione mira a creare una base di calcolo che, nel determinare il reddito con invalidità, mediante valori statistici consideri le possibilità di reddito realistiche delle persone affette da problemi di salute. Lo scorso autunno il Consiglio federale aveva rinsaldato l’attuale base di calcolo iniqua nella revisione dell’Ordinanza AI nonostante enormi critiche. Ora il Consiglio nazionale sembra aver capito che questa procedura non è più sostenibile. Si è quindi mosso un primo passo verso salari statistici più equi nella determinazione del grado di invalidità. Ora la mozione passa al Consiglio degli Stati.


22.3176 Ip Weichelt «Nuovo sistema di rimunerazione del materiale sanitario. Evitare l'insorgere di lacune di finanziamento durante il periodo transitorio»
Nell’attuazione del nuovo sistema di remunerazione del materiale sanitario potrebbero insorgere lacune di finanziamento, più precisamente il 1° ottobre 2022, quando non tutti i prodotti utilizzati esclusivamente dal personale specializzato figureranno nella cosiddetta categoria C. In questo caso, infatti, i/le pazienti dovranno pagare di tasca loro, eventualità questa che va sventata. Nella sua interpellanza, la Consigliera nazionale Manuela Weichelt ha messo un po’ alle strette il Consiglio federale. Purtroppo, la risposta è stata poco soddisfacente. Restiamo sintonizzati.


22.3373 Mo CSEC-N «Riconoscimento della lingua dei segni mediante una legge sulla lingua dei segni»
Poco prima della sessione estiva il Consiglio federale ha fatto sapere di essere disposto a occuparsi del riconoscimento giuridico della lingua dei segni. Per motivi di coerenza, però, non lo farà con una legge a sé stante bensì sotto forma di integrazione alla Legge sui disabili. Ciò consentirebbe di fare riferimento alle disposizioni legali già esistenti in materia di promozione delle pari opportunità delle persone non udenti. «L’ampliamento della promozione richiederebbe notevoli risorse in termini di personale e finanze – risorse, queste, che non sono disponibili né devono essere messe a disposizione», recita la motivazione. L’argomentazione, però, dà da pensare. La buona notizia è che il Consiglio nazionale ha votato in favore della mozione, opponendosi all’UDC. Resta da vedere come il Consiglio federale realizzerà il suo proposito di adeguare la Legge sui disabili per risparmiare risorse. Ma prima il Consiglio degli Stati dovrà dare il suo placet alla proposta.


20.3657 Po Fehlmann Rielle «Per il pieno rispetto dei diritti delle persone con disabilità»
Il postulato chiedeva di esaminare l’opportunità di rendere conforme il Codice civile alle esigenze della Convenzione dell’ONU sui diritti delle persone con disabilità (CDPD). Nella discussione, il consigliere federale Berset ha sottolineato l’inizio del lavoro preparatorio necessario a fare il punto della situazione e a stabilire delle misure per le persone disabili per i prossimi anni. Lo stesso ha anche affermato che il Consiglio federale terrà conto delle raccomandazioni più recenti del Comitato delle Nazioni Unite nelle sue consultazioni. Al che una maggioranza risicata del Consiglio nazionale si è detta soddisfatta e ha respinto il postulato con 99 voti contro 90.


22.368 Ip Prelicz-Huber «Tempo per vestirsi e registrazione del tempo di lavoro nelle strutture sanitarie»
Il tempo impiegato per vestirsi è considerato tempo di lavoro. Lo ha stabilito anche la SECO nelle sue indicazioni concernenti la Legge sul lavoro (LL).  Ma dato che l’attuazione zoppica e che non tutti i regolamenti sembrano rispondere alle prescrizioni, la Consigliera nazionale Katharina Prelicz-Huber ha chiesto al Consiglio federale quante istituzioni sanitarie abbiano tradotto in pratica le indicazioni della SECO e come lo stesso Consiglio intenda far sì che gli istituti che non l'hanno ancora fatto regolamentino quanto prima il tempo per vestirsi. Il Consiglio, però, vede un limite di competenza: «Il diritto in vigore sancisce che la Confederazione è tenuta a controllare il rispetto della protezione della salute solamente nelle aziende federali. La SECO non è invece competente per il rispetto della LL in ospedali, case di riposo e istituti per le cure a domicilio. In virtù della ripartizione delle competenze sancita dalla legge, l'esecuzione della LL in questi istituti è esclusivamente di competenza cantonale (art. 41 LL)». Se non altro – si legge – negli ultimi anni i Cantoni avrebbero rafforzato i controlli negli ospedali per promuovere il rispetto della Legge sul lavoro. La quintessenza della replica del Consiglio federale non sorprende: «A questo proposito, è emersa l'importanza di una pianificazione corretta e lungimirante.»


22.3237 Po Gapany «Assicurazione invalidità. Favorire il reinserimento»
Dalla prospettiva di ARTISET, è opportuno verificare misure che agevolino il reinserimento di persone con rendita AI nel mercato del lavoro. L’attenzione va tuttavia posta maggiormente sull’ottimizzazione del reinserimento piuttosto che sull’aumento dell’efficacia. L’obiettivo infatti non è risparmiare sulla rendita, bensì puntare a un’integrazione a lungo termine. Per la stesura del rapporto è necessario modificare il mandato. Il Consiglio degli Stati non è entrato nel merito della discussione, ma il sì al postulato era fuori discussione.


Due interventi della consigliera nazionale Birrer-Heimo (20.3840 e 20.3846) miravano a rivedere le assicurazioni in caso di epidemia e pandemia. Diverse aziende, infatti, avevano dovuto fare i conti con la riluttanza di alcune assicurazioni a erogare prestazioni poiché la copertura non prevedeva le conseguenze di epidemie e pandemie.  A gennaio, il Tribunale federale aveva deciso che le assicurazioni non sono tenute a compensare le perdite di ricavi dovute alla pandemia. Il Consiglio nazionale ci ha messo il carico e ha respinto entrambe le iniziative. Fine della storia.


22.3103 Po de Courten «Ridurre i costi della sanità e l'onere dei premi eliminando regolamentazioni inutilmente burocratiche nell'assistenza e nelle cure mediche»
Dopo lo stralcio del suo primo postulato dedicato al tema per mancata trattazione entro il termine di due anni, a marzo, il consigliere nazionale Thomas De Courten ne ha proposto un altro. In concreto, ha chiesto al Consiglio federale di studiare come «frenare efficacemente» l'aumento dell'onere amministrativo di medici, personale medico specializzato e infermieri/e. Il Consiglio ritiene più che legittime le richieste e ha incaricato il Parlamento di respingere la mozione, ricordando di aver già disposto l'avvio dei lavori per attuarle. Il Consiglio nazionale affronterà la questione in una delle prossime sessioni.